Proposte didattiche
Il Museo dei Cappuccini di Genova propone due percorsi didattici durante l’anno.
La premessa ai percorsi: si affronta insieme agli studenti un ragionamento su cosa è un Museo, le sue regole e il suo scopo: il Museo dei Cappuccini di Genova. Chi sono i frati cappuccini?
PROPOSTA A
“Portoria. Sestiere di Genova”
Comprendere l’importanza della conoscenza del territorio spiegando il quartiere in cui è inserito il Museo.
– Personaggi del quartiere
Personaggi a sostegno del prossimo come il Giureconsulto Bartolomeo Bosco, il notaio Ettore Vernazza, Santa Caterina da Genova, o personaggi della storia tra cui Cristoforo Colombo e altri ancora tra mito e leggenda come Giovanni Battista Perasso detto il Balilla per concludere con artisti come Niccolò Paganini.
– Arti e mestieri in Portoria
Alla scoperta del quartiere attraverso antiche mappe, acquerelli, stampe e dipinti delle vie perse e dei mestieri “scomparsi”.
Nel quartiere di Portoria si trovavano ben 11 delle 21 corporazioni e “Casacce” presenti in Genova collegate ai vari mestieri identificate sia attraverso i nomi delle vie (tintori, lanai ecc…) sia dalla confraternita e l’oratorio di riferimento.
- Gli edifici persi e quelli che ancora testimoniano la “vecchia” Portoria
Ripercorriamo la storia degli edifici persi con foto e mappe antiche del quartiere e video dei bombardamenti della seconda guerra mondiale.
– Artisti in Portoria
Ricordiamo tra gli artisti che hanno dato lustro al quartiere “Casa Piola” (XVII secolo) in Salita San Leonardo, Bernardo Strozzi (Genova, 1581 – Venezia, 2 agosto 1644), la cui bottega era presso gli Orti di Sant’Andrea, Santo Varni (Genova, 1º novembre 1807 – Genova, 11 gennaio 1885), la cui casa era in Salita Cannoni, o ancora Anton Maria Maragliano (Genova, 18 settembre 1664 – Genova, 7 marzo 1739).
PROPOSTA B
“ PresepiAmo”
La realizzazione del presepe, fin dalla sua prima rappresentazione, si configura come espressione popolare che è mutata assecondando nei secoli gli usi e costumi della società.
- Il presepe meccanico di Franco Curti: comprensione dell’ingegno umano, del reimpiego dei materiali, dei luoghi di Gesù e degli antichi mestieri.
- Oggi osservare presepi antichi ci permette di capire quali abiti e quali tradizioni avessero, ad esempio, i nobili genovesi in età barocca e gli usi e i costumi della Liguria di inizio novecento. Aiutano alla comprensione il presepe settecentesco della scuola di Anton Maria Maragliano o i “Macachi albisolesi”.
- Fare il presepe oggi secondo la tradizione antica. Grazie alle mani esperte di alcuni presepisti i ragazzi potranno scoprire come vengono creati oggi i presepi, con materiali moderni, che rispecchiano però l’antica tradizione.