Natale 2023
“Il
presepe di Francesco”
800 anni dal primo
presepe di Greccio
Il
2023 è l'anno in cui si celebra la ricorrenza degli otto secoli dalla prima
raffigurazione della Natività che San Francesco ha realizzato a Greccio,
una piccola cittadina a pochi chilometri da Rieti.
A
800 anni dal primo Presepe della storia, la tradizione si tramanda nelle case e
nelle comunità, racchiudendo in sé un messaggio di speranza e di pace che non
sbiadisce.
Le
Fonti Francescane descrivono il desiderio che nacque nel cuore di San Francesco
nelle settimane precedenti al Natale del 1223: “Vorrei rappresentare il
Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i
disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato,
come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e
l’asinello”.
Il
museo dei Cappuccini, inserendosi nelle celebrazioni dei Centenari Francescani,
ha ideato la mostra “Il presepe di Francesco. 800 anni dal primo presepe di
Greccio” curata da Daphne Ferrero e Luca Piccardo, per raccontare la storia
del presepe e far conoscere più da vicino il suo “inventore” San Francesco
d’Assisi.
A
guidarci per mano alla scoperta di Francesco, il Santo più famoso al mondo, troveremo
tanti maestri della pittura ligure del Cinque e Seicento per celebrare i Centenari
francescani che ci accompagneranno per il prossimo triennio. Orazio De
Ferrari e Giovanni Battista Casoni presentano il 1223 con la Regola
e il presepe di Greccio; Bernardo Strozzi e Anton Maria
Maragliano il 1224 e l’imposizione delle Stimmate sul monte
La Verna; Giuseppe Palmieri e altri artisti il 1225 con il
Cantico delle Creature e il 1226 con il viatico di Francesco.
Attraverso
tipici oggetti di artigianato conventuale, antichi volumi e manoscritti, tra i
quali spicca una splendida Bibbia Sacra col commento di san Girolamo del
XIII secolo, coeva a san Francesco comprenderemo meglio la sua scelta di
vita, così semplice e al contempo così rivoluzionaria.
Un
focus particolare dell’esposizione è dedicato agli allestimenti presepiali.
Un
allestimento con statuine in terracotta dell’artista Mario Cenere presenta le
radici francescane del presepe, qui giocosi frati in mezzo ai pastori celebrano
la nascita di Gesù. Il secondo racconta la tradizione genovese del presepe nella
sua interpretazione settecentesca: i manichini lignei abbigliati della rinomata
scuola di Anton Maria Maragliano, impreziositi da tessuti e
accessori originali, rappresentano uno spaccato della società genovese, che ci
permette oggi di comprendere usi e costumi della Genova barocca.
Come
da nostra tradizione non mancherà di stupire grandi e piccini il presepe
meccanico. Costruito a partire dagli anni 30 del ‘900 dall’artigiano Franco
Curti, considerato oggi uno dei più antichi d’Italia nel suo genere. Realizzato
in circa 12000 ore di lavoro, si sviluppa in 40 m2 con oltre 150
personaggi in movimento, cadute d’acqua, cambi di luce. Ancora oggi conserva i
suoi meccanismi originali realizzati a mano e azionati dalle cinghie di cuoio
delle vecchie macchine da cucire a pedale.