2024
Mostra d’arte e di etnobotanica al Museo dei Cappuccini
LE PIANTE E L’UOMO: arte, tradizioni e spiritualità francescana
Ente organizzatore
Museo dei Cappuccini di Genova - Provincia di Genova dei Frati Minori Cappuccini
In collaborazione con
Università di Genova – Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita (Distav)
Museo delle Civiltà di Roma
Museo dei Cappuccini di Genova
Viale IV Novembre 5, Passo Santa Caterina Fieschi – GENOVA
(ingresso da Passo Santa Caterina – dietro Palazzo di Giustizia)
inaugurazione venerdì 5 aprile 2024 alle ore 18.00
dal 6 aprile al 23 giugno 2024
da giovedì a domenica 15.00-18.30; giovedì 10.00-13.00/15.00-18.30
Mattino, gruppi e scolaresche su appuntamento
La mostra racconta aspetti della tradizione popolare passata e presente in un itinerario alla scoperta del rapporto tra le piante e l’uomo, prendendo in considerazione utilizzi di specie botaniche in medicina, veterinaria e zootecnia, alimentazione, artigianato, tessitura e tintoria, religione e ritualità.
Attraverso gli ambienti conventuali è ricreato un percorso di conoscenza della cultura materiale dei frati cappuccini, così come è venuto configurandosi nei primi secoli della loro storia. L’“arte povera” era ampiamente praticata dai Cappuccini impiegando vari materiali di origine vegetale e diverse tecniche artigianali, come nel caso della scuola ebanistica e dell’intreccio di fibre vegetali, in cui i frati eccellevano producendo oggetti dall’inconfondibile “stile cappuccino”.
Un’officina del convento era la Spezieria, dove venivano “manipolate le herbe” e confezionati i medicamenti destinati all’infermeria conventuale, ma anche alle farmacie degli ospedali civili, come il Pammatone e i Cronici. In occasione della “Grande Peste”, che colpì Genova nel 1656-57, la Repubblica si rivolse ai cappuccini, specializzati nella produzione di profumi preparati con miscele di erbe aromatiche e composti minerali, per la disinfezione della città.
La mostra si avvale dell’esposizione di antichi manoscritti e cinquecentine tra le quali: Bartolomeo Boldo, Libro della natura et virtù delle cose che nutriscono et delle cose non naturali .., (Venezia, 1575); I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli …, (Venezia 1581); Maurice de Toulon, Trattato politico da pratticarsi ne’ tempi di peste, (Genova 1661). Un ruolo di primo piano è dedicato a “Selva Botanica”, volume realizzato da fra Vincenzo Celesia da Gazzo (1864 - 1926), opera di eccezionale valore, premiata dall’illustre botanico Prof. Ottone Penzig durante il Congresso Internazionale di Botanica tenutosi a Genova nel 1892.
Dai Cappuccini lo sguardo si allarga al racconto dell’antica e stretta correlazione tra l’uomo e l’ambiente naturale. Il percorso si avvale di materiali esposti nella mostra “Le piante e l’uomo: scienza, riti, arte e tradizioni per uno sviluppo sostenibile” realizzata dal Prof. Paolo M. Guarrera al Museo delle Arti e Tradizioni Popolari (2018-2019,Museo delle Civiltà, Roma). Sono inoltre esposti per la prima volta campioni di erbario di piante bibliche raccolti in Terra Santa: dal terebinto all’issopo, dalla quercia del M. Tabor alla spina di Cristo e alla rosa di Gerico.