Contempliamo il Presepio
La bellezza di Maria nell’arte
3 dicembre 2016 - 2 febbraio 2017
3 dicembre 2016 - 2 febbraio 2017
La mira Madre in poveri panni il Figliol compose,
e nell'umil presepio soavemente il pose;
e l'adorò: beata!
innanzi al Dio prostrata,che il puro sen le aprì.
Senza indugiar, cercaronol'albergo poveretto
que' fortunati, e videro,siccome a lor fu detto,
videro in panni avvolto,
in un presepe accolto, vagire il Re del Ciel.
(A. Manzoni, Il Natale, vv. 64-70 e 92-98)
Sono gli evangelisti Luca e Matteo i primi a descrivere la Natività. Nei loro brani c'è già tutta la sacra rappresentazione che a partire dal medioevo prenderà il nome latino di praesepium ovvero recinto chiuso, mangiatoia. Si narra infatti della umile nascita di Gesù, come riporta Luca, "in una mangiatoia perché non c'era per essi posto nell'albergo" (Ev., 2,7), dell'annunzio dato ai pastori, dei magi venuti da oriente seguendo la stella per adorare il Bambino che i prodigi del cielo annunciano già re. Il presepio come lo vediamo realizzare ancor oggi ha origine, secondo la tradizione, dal desiderio di San Francesco di far rivivere in uno scenario naturale la nascita di Betlemme; nel 1223 a Greccio, in Umbria, per la prima volta arricchì la Messa di Natale con la presenza di un presepio vivente, episodio poi magistralmente dipinto da Giotto nell'affresco della Basilica Superiore di Assisi.
La mostra rappresenta un momento di riflessione sul significato del Natale, tra storia, tradizioni e simboli, attraverso opere d’arte che spaziano dalle statuine da presepe dei grandi maestri del Settecento come Anton Maria Maragliano e Pasquale Navone a dipinti e sculture che presentano Maria, madre di Gesù, al centro della devozione cristiana. Ne sono esempio: l’"Annunciazione" di Gandolfino da Roreto, una grande statua settecentesca dell’Immacolata restaurata per l’occasione e la "Madonna con Bambino e san Giuseppe" di Antoon Van Dyck di collezione privata.
Quest’anno l’esposizione si completa con alcune prestigiose opere con storie di Maria provenienti dalla Quadreria dei Cappuccini di Voltaggio (AL) tra le quali citiamo la "Sacra Famiglia" di Denis Calvaert, l’"Adorazione dei Pastori" di Giovanni Andrea De Ferrari, l’Immacolata di Bartolomeo Guidobono e la "Nascita della Vergine" di Pietro Muttoni.