È nato per noi un Bimbo, la gioia del Natale
Mostra d'arte e di presepi
6 dicembre 2007 - 3 febbraio 2008
L'idea della mostra È nato per noi un Bimbo, la gioia del Natale nacque dal fatto che i Cappuccini sono molto legati al Presepe in quanto fu proprio S. Francesco, secondo la tradizione, a realizzarlo per la prima volta a Greccio nel Natale del 1223. A partire dal 1400, l'abitudine al Presepe, dipinto oppure ricostruito con statuine, si diffuse, in particolare nell'Italia centro meridionale, per l'opera divulgatrice dei frati francescani e domenicani e, a quel periodo, risalgono alcune delle opere in mostra. Opere come la Natività di Jacopo Robusti detto il Tintoretto o le quattro diverse Adorazione dei Pastori dipinte con sensibilità e toni diversi da Giovanni Andrea De Ferrari, Giovanni Battista Carlone, Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccio e Domenico Fiasella.
La mostra È nato per noi un Bimbo, la gioia del Natale non si limita, però, al Natale raccontato dai grandi artisti della pittura ma permise di scoprire il Natale, certo più popolare ma non meno ricco di valori artistici, delle statuine di legno e terraccota.
Da sempre noi siamo abituati a pensare al Presepe e alle sue statuine come una prerogativa di Napoli. È certo vero che dalla seconda metà del '400 a Napoli comincia ad affermarsi una vera e propria arte del Presepe che porta alla realizzazione di rappresentazioni con tanto di scenari tridimensionali affollati di ogni genere di figure in legno.
Tuttavia è anche vero che a Genova, dal momento in cui la città divenne Repubblica indipendente, compaiono nelle chiese della città e del circondario le prime statuine intagliate nel legno, dorate e dipinte che prendono a modello sculture in marmo, dipinti e paliotti d'altare riproducenti Natività e Adorazioni dei Magi.
Dalla fine del Seicento i nobili gareggiano con le chiese nell'allestire scenari e il presepe privato diviene arredo di valore e favorisce l'attività di numerosi artisti e artigiani specialisti nell'intaglio, raccolti in botteghe tra le quali, la più famosa fu quella del Maragliano. Per raccontare quest'arte popolare ma affascinante una sezione della mostra proporrà la tradizione e la meraviglia del Natale attraverso l'esposizione di statuine antiche come i macachi albisolesi, statuine in legno del 1700 genovese della scuola del Maragliano, figure in ceramica del Brilla e del Tambuscio e presepi contemporanei di collezioni private.
Disponibile il Catalogo presso il bookshop.